Come evitare le penalizzazioni di Google

come evitare le penalizzazioni di Google

Come evitare le penalizzazioni di Google? Una delle più grandi paure di chi gestisce un sito o un blog, è infatti quella di incappare in una penalizzazione e veder svanire in un attimo il paziente lavoro di mesi (o anni) che aveva nel tempo portato ad ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca ed ottimi risultati per quel che riguarda il traffico mensile.

Si tratta effettivamente di una eventualità dalla quale tenersi a distanza, anche perché uscire da una penalizzazione di Google e convincerlo a riconsiderare il nostro sito può non essere affatto semplice. Per stare alla larga da problemi di questo tipo, è sufficiente seguire le indicazioni che proponiamo di seguito, che sono anche le stesse raccomandate da Google all’interno della sua guida per i webmaster.

Evitare le penalizzazioni di Google grazie a contenuti originali e di qualità

Il primo consiglio che mi sento di darti è sicuramente quella di pubblicare sempre contenuti originali e mai duplicati, nemmeno qualche trafiletto. L’algoritmo chiamato Google Panda infatti, è stato introdotto nel 2011 appositamente per eliminare dai risultati di ricerca tutti quei siti o pagine che propongono contenuti già pubblicati altrove sul web, e favorire al contrario tutte quelle risorse web che presentano contenuti originali e inediti.

Non copiare da altri dunque, ma sforzati di essere originale proponendo esclusivamente farina del tuo sacco, e non pubblicare nuovi articoli solo perché qualcuno ti ha detto che Google ti “premia” se ne scrivi 3 o 4 a settimana, cadendo magari nella tentazione di scopiazzare di qua e di là sulla rete, ma proponi un nuovo articolo solo quando avrai veramente qualcosa da dire ai tuoi lettori.

Ricorda di farlo pubblicando sempre contenuti che siano esclusivamente frutto del tuo ingegno e della tua creatività, la qualità è l’arma migliore a tua disposizione per far crescere il tuo progetto, passo dopo passo, in maniera costante.

Occhio al profilo backlink!

Un profilo backlink “naturale” e ben distribuito è un ottimo biglietto da visita per Google. Per profilo “naturale” intendiamo una distribuzione credibile delle anchor: è infatti quasi impossibile che un sito venga sempre linkato con  anchor manipolative (ovvero contenenti la parola chiave per la quale si sta cercando di posizionarsi, ad esempio “Hotel a Roma”), ma è molto più probabile che un sito venga linkato in prevalenza con anchor branded (ad esempio “Hotel Parco dei Principi”) o con url secca (ad esempio www.parcodeiprincipi.it).

Proprio per questo, un sito che riceve backlink con grande maggioranza di anchor manipolative rischia di risultare sospetto agli occhi di Google al punto tale da poter incappare in una penalizzazione. Costruire un profilo backlink artificiale significa infatti tentare di manipolare i risultati di ricerca, dato che i link costituiscono uno de più importanti fattori di posizionamento per Google. Per questo motivo è bene scegliere con cura l’agenzia presso la quale acquistare il servizio di backlink di cui si ha bisogno, perchè una campagna backlink non bilanciata potrebbe avere degli effetti nefasti sul posizionamento del proprio sito.

 Considera la sicurezza

Rendere il tuo sito un luogo sicuro è una buona pratica per evitare le penalizzazioni di Google. Molti hacker o concorrenti sleali potrebbero infatti approfittare di eventuali punti deboli del tuo sito per tentare di inserire del codice malevolo, o commenti spam contenenti del testo già presente sul web e per questo in grado di rappresentare un pericolo.

Adotta dunque la moderazione dei commenti e tutte quelle soluzioni in grado di rendere il tuo sito più sicuro e difficilmente attaccabile dall’esterno.

In conclusione

Le penalizzazioni di Google sono fastidiose ed in grado di causare seri danni, soprattutto nel caso di siti aziendali o e-Commerce con ovvie esigenze di produrre fatturato, ma è sufficiente adottare questi accorgimenti per avere la certezza di riuscire a mantenersi alla larga da qualsiasi rischio.

Ancora una volta dunque, gli algoritmi di Google indicano la precisa intenzione del motore di ricerca più famoso al mondo di voler migliorare la qualità del web in generale, premiando tutti quei siti che sono in grado di offrire un reale valore agli utenti e che non giocano sporco tentando di manipolare i risultati di ricerca.